Alimentazione del Bengala adulto

Alimentazione del Bengala adulto

Per quanto concerne la corretta alimentazione del Bengala, abbiamo notato che i cuccioli di Bengala prediligono più i cibi umidi che quelli troppo secchi e ama cambiare cibo.

L’effetto del cambiamento, quindi la novità del nuovo gusto, può durare 1 o 2 mesi e, poiché il nuovo alimento lo può indurre ad un aumento di consumo di cibo, questo deve essere tenuto conto nei soggetti che tendono al sovrappeso.

L’olfatto è fondamentale nell’alimentazione del Bengala: un animale privo dell’olfatto, con patologie delle prime vie respiratorie, può rifiutare del tutto il cibo.

Il colore del cibo ha ben poca importanza per le limitate capacità a percepirli mentre il sapore dolce, a differenza dei cani, non svolge una particolare attrazione, invece i grassi e temperature attorno ai 37° – 40°C hanno una notevole influenza positiva sul suo appetito.

Il gusto sembra che si formi nel periodo dello svezzamento, per questa ragione, per evitare di avere gatti schizzinosi, conviene dare in questa fase della sua vita cibi con vari gusti differenti che faranno evitare rifiuti, alcune volte anche assoluti, non solo scomodi per il proprietario ma anche pericolosi per al vita stessa del gatto nel caso in cui, per una malattia, sia consigliabile o obbligatorio fare ricorso ad una dieta terapeutica per le quali difficilmente si hanno a disposizione differenti gusti.

Gli errori alimentari più comuni da evitare

Alcune volte per una scorretta alimentazione, dovuta a cattiva informazione sui principi nutrizionali del Bengala, si possono presentare patologie anche serie. Quindi chiedete sempre consigli al vostro allevamento di Bengala, vi saprà aiutare al meglio.

Spesso questo avviene perché ci si rifà a nozioni di alimentazione umana o canina che assolutamente non sono adeguate per il gatto in genere.

Anche somministrare troppo cibo non va bene, la sovralimentazione può condurre alla malattia nutrizionale più frequente: l’obesità.

Un corpo appesantito può aumentare i rischi di malattie del fegato, del cuore, patologie respiratorie, gastrointestinali, induzione del diabete e di patologie all’apparato scheletrico.

Sovrappeso e obesità

Somministrare integratori vitaminici in particolare con vitamina A e D, senza il controllo veterinario, a soggetti che si cibano di alimenti equilibrati già correttamente integrati possono indurre patologie da accumulo anche molto serie.

Supplementi di sali minerali senza controllo veterinario possono indurre patologie urinarie come la formazione di cristalli e calcoli.

  • somministrare una dieta composta in prevalenza da carne, fegato o rene: sono poveri di calcio e troppo ricchi di fosforo. Il fegato inoltre è troppo ricco di vitamina A.
  • somministrare latte in caso di diarrea o in caso di presunto avvelenamento. Il latte può favorire l’assorbimento dei veleni liposolubili e, a differenza di quanto si crede, non ha nessuna proprietà detossicante.
  • somministrare frequentemente pesce crudo e albume di uovo crudo: contengono fattori antivitaminici.
  • somministrare ossa di pollo, di coniglio o lische di pesce: sono tutte potenzialmente molto pericolose.
  • somministrare al gatto cibo per cani. Questo accade piuttosto comunemente nelle case dove sono presenti sia cani che gatti e quindi lo scambio di ciotole risulta facile.

Se questo è un evento occasionalmente non crea nessun problema, ma se diventa una consuetudine, per i gatti ci possono essere conseguenze serie.

I cibi formulati per i cani hanno una quota proteica inferiore alle necessità del gatto, non sono integrati di taurina e acidi grassi, mentre le vitamine i sali minerali sono presenti in proporzioni non ideali per una buona alimentazione del Bengala.

Per evitare i problemi sopra elencati è consigliabile somministrare cibo preconfezionato di ottima qualità e chiedere al proprio veterinario conferme della qualità e della quantità della dieta somministrata.

Il fabbisogno energetico del Bengala

Il fabbisogno energetico di un soggetto definito di mantenimento (FEM) è dato dalla somma del fabbisogno energetico basale (FEB) che si riferisce all’energia utilizzata dal soggetto per mantenersi in vita: battiti cardiaci, atti respiratori, produzione di calore e dall’energia che lo stesso soggetto consuma per la sua vita relazionale (gravidanza, accoppiamento, lattazione, malattie, freddo ecc.) e per procurarsi il cibo.

I fabbisogni quotidiani per Kg di peso sono:

  • Gatto adulto sedentario 65 – 70 kcal
  • Gatto adulto attivo x 1,2 – 1,4
  • Gatta gravida nelle ultime 3 settimane x 1,1 – 1,3
  • Gatta nelle prime 3 settimane di lattazione x (1 + 0,25 x cucciolo)
  • Gattino fino a 3 mesi x 2
  • Gattino da 3 a 6 mesi x 1,6
  • Gattino da 6 a 12 mesi x 1,2
  • In ambienti disagiati con molto caldo o molto freddo x 1,5 – 2
  • In caso di malattie lievi (chirurgie, infezioni, ecc.) x 1,2 – 1,5
  • In caso di malattie gravi (ustioni, grossi traumi ecc.) x 1,75 – 2

Poiché sulle etichette di tutti i cibi preconfezionati per gatti è presente il valore energetico di quel cibo non è difficile, con l’aiuto dei valori sopra elencati, calcolare la corretta dose di alimento da dare al nostro gatto.

Fabbisogni proteici e salini

Quando somministriamo qualcosa da mangiare al nostro gatto non dimentichiamo che è un felino e teniamo conto che ha la stessa origine di tigri e linci.

I nostri gatti sono sempre più longevi e spesso fanno una vita sedentaria, la loro dieta, di conseguenza, deve essere ben equilibrata con particolare attenzione alle calorie per prevenire problemi come l’obesità, alla percentuale proteica e salina per evitare problemi urinari sempre più frequenti.

Se la quota proteica della dieta di un Bengala deve tener conto del suo attivo metabolismo che ne richiede sempre un valore qualitativo e quantitativo elevato, per quanto concerne il fabbisogno salino questo deve essere tenuto sempre sotto controllo per evitare eccessi molto pericolosi alla funzionalità renale.

Recenti studi hanno determinato che uno dei principali co-fattori dell’insufficienza renale cronica IRC, frequente nei gatti anziani, sono l’eccesso di sali minerali nella dieta.

Fabbisogno proteico x Kg di peso al giorno

  • Gatto adulto 6,5 g
  • Gattino di 2 settimane 19 g

Fabbisogno lipidico x Kg di peso al giorno

  • Gatto adulto 3,3 g
  • Gattino 7 g

Fabbisogno minerale % sulla dieta

  • Calcio 1%
  • Fosforo 0,8%
  • Potassio 0,3
  • Cloruro di sodio 0,5%
  • Magnesio 0,05